MOKI
Moki
Pinot Grigio
VITIGNO: PINOT GRIGIO (97%)
TERRENO: calcareo
ANNO DI IMPIANTO: 1990
N° BOTTIGLIE: 1500
VENDEMMIA: manuale
LAVORAZIONI: Macerazione di 5 giorni sulle sue bucce e di fermentazione spontanea con i suoi lieviti indigeni in cemento, senza chiarifiche o filtrazioni. Tiraggio con solo mosto di senese (3%), uva autoctona di questa zona, per arrivare alla fermentazione sempre spontanea in bottiglia con l’innalzamento delle temperature in primavera. NON viene fatta sboccatura, perciò il vino si presenta naturalmente torbido sui lieviti, che ne salvaguardano la longevità.
Moki
Pinot Grigio
VITIGNO: PINOT GRIGIO (97%)
TERRENO: calcareo
ANNO DI IMPIANTO: 1990
N° BOTTIGLIE: 1500
VENDEMMIA: manuale
LAVORAZIONI: Macerazione di 5 giorni sulle sue bucce e di fermentazione spontanea con i suoi lieviti indigeni in cemento, senza chiarifiche o filtrazioni. Tiraggio con solo mosto di senese (3%), uva autoctona di questa zona, per arrivare alla fermentazione sempre spontanea in bottiglia con l’innalzamento delle temperature in primavera. NON viene fatta sboccatura, perciò il vino si presenta naturalmente torbido sui lieviti, che ne salvaguardano la longevità.
LABEL STORY
Come nasce l’etichetta Moki
Il presente della nostra azienda era già scritto nel passato della famiglia.
Monica Masiero, la piccola di casa, all’età di dieci anni, realizza un disegno con i colori a cera.
A distanza di anni, mamma Francesca, rispolvera questo piccolo capolavoro, che incarna perfettamente l’anima sincera e selvaggia di questo vino.
Il dettaglio che comporrà l’etichetta si trova ben mimetizzato sul fianco sinistro del fiore turchese: quel ciuffo d’erba che diventa un grappolo d’uva stilizzato, un segno che lascia libero spazio alla fantasia.
LABEL STORY
Come nasce l’etichetta Moki
Il presente della nostra azienda era già scritto nel passato della famiglia.
Monica Masiero, la piccola di casa, all’età di dieci anni, realizza un disegno con i colori a cera.
A distanza di anni, mamma Francesca, rispolvera questo piccolo capolavoro, che incarna perfettamente l’anima sincera e selvaggia di questo vino.
Il dettaglio che comporrà l’etichetta si trova ben mimetizzato sul fianco sinistro del fiore turchese: quel ciuffo d’erba che diventa un grappolo d’uva stilizzato, un segno che lascia libero spazio alla fantasia.